Trekking di Ciudad Perdida: informazioni pratiche

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Trekking di Ciudad Perdida: tutto ciò che ti serve sapere

Ciudad Perdida, o Teyuna in lingua indigena, è un sito sacro dell’antico popolo dei tairona, risalente al 700 d.C. (il che lo rende circa 600 anni più antico del Machu Picchu) e scoperto solamente nel 1976. Ciò che lo rende speciale è il trekking di 4 giorni per arrivarci, l’incontro con le popolazioni indigene che ancora vivono sul posto, l’energia mistica della natura.

Se ti interessa sapere com’è stata la nostra esperienza, leggi il diario di viaggio.
Se ti interessano le informazioni storiche, architettoniche, su flora e fauna, dai un’occhiata alla nostra guida. 🙂
[Coming Soon!]

Passiamo ora alle informazioni pratiche perché anche tu possa organizzare il tuo trekking e sappia a cosa vai incontro.

Posso fare questo trekking senza guida?

No. Non è possibile fare la camminata senza guida e non c’è modo di evadere il controllo all’entrata (e te lo dice una che tenta sempre di fare camminate abusive e ogni tanto ci riesce pure). Volenti o nolenti, bisogna contrattare un’agenzia per il tour. 

Agenzie che offrono il tour e prezzi

Le agenzie autorizzate sono cinque e hanno le tariffe uniformate, quindi a livello economico una vale l’altra. Il prezzo, ad oggi giugno 2021, è di 1.150.000 pesos colombianos, circa 260 euro. Non capisco bene come sia possibile, ma spesso i tour di 4, 5 o 6 giorni vengono venduti allo stesso prezzo. I gruppi sono medio-piccoli, di solito da non più di 15 persone e ciascun gruppo ha due guide e un cuoco, attentissimi a qualsiasi esigenza [basta non essere troppo cappelle però, non è una vacanza in un resort].

Noi abbiamo fatto il tour con Magic Tours e l’esperienza è stata impeccabile. Altre compagnie di mia conoscenza sono Expo Tours e Wiwa Tours (quest’ultimo con guide indigene). Tutte le agenzie hanno sede a Santa Marta, dove inizia il tour in punto d’incontro prefissato.

Cosa include e cosa non include il tour?

Il tour di 4 giorni e 3 notti, quello che abbiamo fatto noi, include:

pernottamento di 3 notti in accampamento, in letto a castello o amaca (spiegato nei dettagli più in basso)

– 3 colazioni, 4 pranzi, 3 cene, più una quantità stratosferica di snack a base di frutta fresca sul sentiero (anguria, ananas e arance come se piovesse)

– diritto d’entrata al parco, guida professionista, un’assicurazione all’interno del parco

incontro di una mezz’ora con un membro della comunità wiwa, che spiega alcuni aspetti della sua cultura con la possibilità di fare domande

trasporto di andata e ritorno da e per Santa Marta

Di fatto, il tour include tutto ciò che ti serve per la sopravvivenza e per avere un’ottima esperienza senza sborsare un singolo peso extra. Le cose non incluse sono: bevande alcoliche quando disponibili, eventuali prodotti o souvenir a supporto delle comunità indigene, tipo alimenti artigianali, braccialetti, borse fatte a mano, Wi-Fi quando disponibile (spoiler: quasi mai e ti assicuro che è molto meglio così).

ciudad perdida info pratiche

Il trekking

Percorso e chilometraggio

Nonostante le guide, i militari e le comunità indigene siano in grado di farlo alla velocità della nuvola Speedy, la camminata per i turisti di qualsiasi livello è di minimo 4 giorni, per un totale di circa 50 chilometri. Chi vuole farla con più calma, può optare per il tour di 5 o 6 giorni. Il chilometraggio è lo stesso, semplicemente si fa tutto più lentamente, con più bucolici momenti di relax e nuotate ristoratrici. Da Santa Marta al villaggio di El Mamey si arriva in circa 2 ore di jeep, con una pausa all’ufficio d’entrata per ufficializzare il trekking con un bel braccialetto di carta.

Il percorso a piedi è così suddiviso:

1°giorno: El Mamey – Pranzo (incluso) – Inizio camminata nel primissimo pomeriggio fino all’accampamento Adan o Alfredo: 9-10 km

2° giorno: Accampamento Alfredo – Riserva Mumake (pranzo) – Accampamento Paraiso: 15 km

3° giorno: Paraiso – Visita a Ciudad Perdida – Paraiso (pranzo) – Riserva Mumake: 10 km

4° giorno: Mumake – El Mamey (pranzo): 15 km

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Difficoltà

Non è esattamente una passeggiata ma neanche impossibilmente difficile. I sentieri sono in buono stato e con un buon equilibrio tra salite, discese e tratti di pianura. Essendo un percorso di andata e ritorno, e non un anello, tutto quello che si sale poi si dovrà scendere e viceversa.

Le difficoltà principali sono in realtà due: il fango e il caldo. Se piove, dei tratti di sentiero diventano delle vere e proprie sabbie mobili scivolose… e a nessuno piace finire nella melma fino al polpaccio o pattinare in salita nel fango come un’Elsa caduta in disgrazia. Il caldo però è il vero nemico numero uno: ci troviamo in una selva tropicale ad altitudini piuttosto basse (non più di 1200 m) e con un’umidità del 1500%. Molti tratti di sentiero per fortuna sono ombreggiati, ma capita di camminare alle due del pomeriggio sotto il sole, e non è di certo l’impresa più gaudiosa del creato.

In linea generale, è un trekking fattibile, con alcune parti più difficili, che richiede una buona forma fisica senza essere campion3 olimpic3 o camminanti espert3.

Quando andare

I tour partono tutti i giorni in qualsiasi periodo dell’anno, tranne quando il parco viene chiuso per manutenzione (non ci sono date fisse, ma le agenzie sono sempre aggiornate).  Il clima è sempre tropicale, con temperature tra i 17° di notte e i 30° nelle ore più calde del giorno. Se puoi scegliere, vai tra dicembre e marzo: è la stagione secca e quindi ci sono meno probabilità di acquazzoni, temporali, bufere, tempeste.

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Accampamenti

Letti

È opportuno ricordare che questa non è una vacanza di lusso. Siamo in mezzo alla giungla dove non arrivano veicoli, quindi niente glamping a cinque stelle, jacuzzi, cene gourmet, maggiordomi e balconi da cui fare foto fighe sorseggiando vino rosso per l’algoritmo di Instagram. Gli accampamenti hanno una zona notte unica, sotto un tetto ma senza pareti, con file di letti a castello ciascuno con le sue lenzuola pulite, cuscino e imprescindibile zanzariera. In alternativa ci sono le amache (anch’esse con zanzariera), che vengono appese nell’area comune all’ora di dormire. L’assegnazione di letti o amache dipende dall’ordine di arrivo: chi arriva primo si becca il letto, gli ultimi l’amaca. L’area comune da giorno, invece, ha grandi tavolate con lunghe panche di legno per condividere la stanchezza estrema con il gruppo avventura.

trekking teyuna accampamento

Bagni

Bagni e docce sono in comune, l’acqua ovviamente è solo fredda. La carta igienica tecnicamente c’è, ma vista la quantità di gente che circola continuamente, portarsene un rotolo da casa o delle salviettine igieniche non guasta. Porta anche un sapone piccolo e il tuo asciugamano personale, nessuna delle due cose è inclusa.

Elettricità

L’elettricità è un bene prezioso che viene centellinato. Le luci di solito vengono spente verso le 21 e, vista l’assenza di lampioni o case vicine, l’oscurità è totale. La sensazione è disorientante e bellissima. Ciò significa che di notte non si può caricare nessun dispositivo e anche quando c’è elettricità le prese sono poche e molto ambite. Se riesci a infilare il tuo nel groviglio prepotente di cavi, congratulazioni! Altrimenti, porta una powerbank per il telefono o una batteria extra per macchine fotografiche e compagnia bella, ti serviranno.

Internet

Non c’è. Il cellulare non ha segnale per tutti e quattro i giorni e il Wi-Fi quasi non esiste. L’accampamento di Adan ha Wi-Fi a pagamento, così come un piccolo punto casottino che vende bibite a metà del secondo giorno. Il mio consiglio, a meno di grandi urgenze, è partire con l’idea di non avere connessione e godersi il contatto con la natura e con gli altri umani senza lo stress della tecnologia.

Acqua

L’acqua dei fiumi non è potabile se non viene filtrata. Ciascun accampamento ha una tanica di acqua filtrata per riempire le proprie borracce e bottiglie. Porta una borraccia o due da casa da riempire a ogni pit-stop. Ricorda che lungo il sentiero non c’è modo di rifornire, assicurati or dunque di partire la mattina e dopo pranzo con i liquidi necessari.

ciudad perdida trekking fiume

Cose da tenere a mente

Sole

Il sole picchia, porta crema solare e un cappello che copra la nuca.

Insetti

Siamo in una selva tropicale, il che significa… insetti e animali! Un repellente contro le zanzare è fondamentale, da usare giorno e notte perché la tua succosa pelle umana non venga mangiata viva. Negli accampamenti è buona norma scuotere e rovesciare le scarpe prima di indossarle la mattina, non si sa mai quali ospiti possano aver cercato rifugio durante la notte. Allo stesso modo, se vai al bagno di notte, illumina bene terreno e pareti per evitare sorprese. Noi non abbiamo visto strani animali, a parte qualche falena innocua.

Zaino

Avrai il tuo zaino sulle spalle tutto il tempo, quindi niente roba superflua! Tutti saranno allegramente sporchi, puzzolenti e sfiniti a fine giornata, non c’è bisogno di avere un outfit diverso ogni giorno, settecento prodotti per la pelle o una scatola di cancelleria per decorare il diario di viaggio. Solo sui calzini è bene non lesinare.

Scarpe

Benché sia possibile fare la camminata con scarpe da ginnastica di buona qualità, è meglio avere degli scarponi da trekking. Soprattutto nel fango o su superficie scivolose, possono salvarti la vita. Niente scarpe di ricambio! Solo scarponi e ciabatte.

Comunità indigene

Sei ospite nel territorio sacro di varie comunità indigene, rispettalo. Lungo il sentiero si incrociano spesso bambini, giovani e adulti indigeni: non c’è niente di male in parlare o fare domande, ma senza essere troppo insistenti. Chiedi sempre il permesso prima di fare foto, non entrare nei villaggi senza permesso. I più piccoli sono sempre alla ricerca di dolci: se ti va, porta con te qualche barretta o merendina da regalare o, perché no, qualche pensierino.

ciudad perdida comunità kogui

VESTITI

– 2-3 t-shirt o maglie leggere a maniche lunghe
– 1 paio di pantaloni o shorts, massimo 2 (tutti consigliano pantaloni lunghi per evitare zanzare o sole, ma la mia umana si è trovata benissimo anche con gli shorts)

– 1-2 top sportivi

– mutande

– calzini a volontà

– kway o qualcosa di analogo per la pioggia

– 1 costume da bagno (le occasioni per fare il bagno nel fiume saranno abbondanti)

– scarpe da trekking 

– ciabatte

– se sei una persona precisa e organizzata, scarpe/sandali per l’acqua, visto che c’è da guadare un fiume [non indispensabili, la maggior parte delle persone guada a piedi scalzi]

– cappellino

BAGNO

– asciugamano (meglio in microfibra, pesa meno)

– sapone e shampoo (meglio se biodegradabile)

– spazzolino e dentifricio

– 1 rotolo di carta igienica

KIT DI SOPRAVVIVENZA

– repellente anti-zanzare

– crema solare alta protezione

– qualche cerotto

– roba per le vesciche

– medicine varie ed eventuali

EXTRA

– powerbank per ricaricare dispositivi elettronici

– dolci per i bambini

– bastone da camminata se sei professional, se no puoi sempre procurartene uno durante il cammino (le guide ti aiuteranno) o fare senza

E per ultimo, ma non per importanza, porta entusiasmo e curiosità! Fai in modo che questi quattro giorni siano liberi da qualsiasi tipo di incombenza, in modo da non stressarti per la mancanza di comunicazione con il mondo esterno, e goditi la bellezza della natura, l’energia dei popoli ancestrali e lo spirito di gruppo! 🙂

trekking teyuna ecolombia

Leggi il mio diario di viaggio per sapere com’è stata la mia esperienza.

Scarica la mini-guida da portare con te offline con nozioni utili e curiosità su ogni parte del percorso. [Coming Soon!]

E non esitare a scriverci se hai domande aggiuntive o per raccontarci la tua esperienza post-viaggio! Puoi farlo qui nei commenti, via email o sulle nostre reti sociali. Leggiamo tutto 🙂

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