Organizzare il trekking del monte Roraima
Del Venezuela la maggior parte degli umani conosce la cascata Salto Ángel, quella del film Up, ma in realtà i paesaggi disegnati dalla Disney sono un mix tra la cascata in questione e i tepuy della Gran Sabana, tra cui il monte Roraima. Io amo il Roraima perché è un tripudio di tartarughe di pietra, volanti e mirabolanti, con o senza zampe: essere in compagnia è una gioia enorme.
Il Roraima, con i suoi 2810 metri di altezza circa (c’è un mezzo complotto che riguarda l’altezza esatta di cui parlo di qua), è il più alto dei tepuy della Gran Sabana e il più agevole da scalare. Non per suoi particolari meriti, ma perché -in una smania di conquistare ogni luogo del mondo- degli umani ci hanno aperto dei sentieri. C’è gente pazza (leggi: guide esperte) che fa anche arrampicata sulla parete per giorni e giorni, ma non è gestibile per il grande pubblico a meno che non lavori per la BBC o NatGeo.
Ciò che rende unico un trekking sul monte Roraima rispetto a un qualsiasi altro trekking di montagna è il fatto che sia “piatto” in cima, e quindi offra moltissimi chilometri da esplorare e dove perdersi anche una volta raggiunto il cucuzzolo. Le spedizioni più comuni durano tra i 6 e i 10 giorni in totale, ma c’è chi si è fermatə in cima anche un mese intero.

Prezzi
Agenzie turistiche: 750- 1100 dollari per 6-8 giorni. Cibo, porteadores (che caricano attrezzatura da campeggio e cibo per te), viaggio da/per Caracas o Puerto Ordaz inclusi.
Guide locali:
– 400 dollari per 6-7 giorni. Cibo e porteador inclusi. Viaggio da organizzare in modo indipendente fino a Santa Elena o, ancora meglio, San Francisco de Yuruaní. Chi è motorizzato può arrivare direttamente a Paraitepuy e lasciare lì macchina/moto/ecc.
– 300-350 dollari per 6-7 giorni. Cibo escluso, porteador incluso. Tu fai la spesa prima secondo le indicazioni che ti dà la guida, il porteador carica comunque la spesa. Se hai la tua attrezzatura da campeggio (tenda, sacco a pelo, materassino, stufa da campeggio) il prezzo è più vicino ai 300, se ti serve tutta l’attrezzatura più verso i 350.
Viaggio in taxi Santa Elena – San Francisco de Yuruaní: 40 $ totali per corsa. 10 $ a testa se il taxi è pieno, 20 $ a testa se siete in due, 40 $ se vai da sol*. La guida ti aiuta a organizzare il trasporto se necessario. Il tragitto in moto da San Francisco a Paraitepuy è incluso nella tariffa del trekking.
Turismo responsabile
Praticamente ogni agenzia di viaggio in Venezuela offre la spedizione al Roraima. Per 6-8 giorni tutto incluso, il prezzo indicativo va dai 750 agli oltre 1000 dollari. Nulla da eccepire se non fosse che in realtà molte di queste agenzie non hanno guide della comunità di Paraitepuy e, quando le hanno, le pagano una miseria per fare un lavoro incredibilmente faticoso. Prima di prenotare con chicchessia, hai il diritto (e un po’ anche il dovere) di chiedere se le guide e i porteadores sono parte della comunità e quanto vengono remunerati. Perché, se per un gruppo di 10 l’agenzia piglia 8000 dollari e ne paga meno di 50 al giorno alla guida, chiaramente c’è un problema.
Il nostro consiglio è contattare direttamente le guide per vie traverse. Forse la logistica richiederà un minimo di sforzo in più per te, ma avrai la certezza che i tuoi soldi rimangano al 100% all’interno della comunità indigena che protegge i territori. La mia umana ha pagato circa 350 dollari per 6 giorni con trasporto da e a Santa Elena de Uairén incluso e cibo da portar via escluso. Scrivici per avere contatti specifici.

Preparazione fisica e mentale
Il trekking non è la cosa più proibitiva che esista sulla faccia della Terra, ma comunque richiede un minimo di preparazione fisica (e mentale) perché il terreno non è sempre agevole, il clima cambia velocemente e si arriva stanch3 a fine giornata. Terzo e quinto giorno (per chi fa il trekking di 6 giorni) sono i più impegnativi.
Cosa mettere nello zaino e come organizzare le cose
I porteadores trasportano tutto ciò che è cibo, attrezzatura da campeggio, water portatile, spazzatura, ecc. Tu sei responsabile di portare il tuo zaino (e all’occorrenza il sacco a pelo e la stuoia), quindi la parola d’ordine è minimalismo. Porta lo stretto indispensabile o a un certo punto della salita del terzo giorno (o anche prima) te ne pentirai.
Il clima è variabile. I primi due giorni farà molto caldo, i secondi due piuttosto freddo con vento, il quinto e il sesto di nuovo caldo. Il tutto condito da acquazzoni improvvisi che possono durare 5 minuti o 5 ore. Tieni anche presente che non ci sono campeggi attrezzati, quindi la doccia la fai nel fiume o non la fai. Ci sono anche punti in cui guaderai dei fiumi e passerai sotto una cascata più o meno potente a seconda di quanto ha piovuto, quindi evita di portare per quanto possibile cose che non si possono bagnare.
Le guide ti daranno consigli su cosa portare, ma noi ci siamo trovate bene con quanto segue:
Zaino di Federica
- 3 magliette per camminare: 2 maniche corte e 1 maniche lunghe, che si asciughino velocemente
- 2 leggings lunghi per camminare
- pigiama: una maglietta e un pantaloncino
- mutande per ogni giorno
- 1 pile perché in cima fa freddo
- 1 centogrammi o giacca a vento leggera
- 1 kway o mantella impermeabile
- calzini da trekking + 1 paio per le notti
- sciarpa + guanti + cappello da inverno
- 1 asciugamano in microfibra
- cappellino e occhiali da sole
- ciabatte da usare all’accampamento quando vorrai togliere le scarpe da trekking
- scarpe da trekking
- 1 torcia frontale
- 1 powerbank: non c’è modo di caricare nulla per 6 giorni
- carta igienica
- spazzolino, dentifricio, sapone biodegradabile
- mini-kit per vesciche (di base tanti cerotti)
- crema solare
- REPELLENTE PER LE ZANZARE (i puri-puri venezuelani non perdonano)
Zaino di Matilda:
- poncho per il freddo
- cappello per il caldo
- cappello per il freddo
- sorriso sbilenco 😉
NB. Tutto il contenuto dello zaino deve essere inserito in borse della spazzatura per aumentare l’impermeabilità. L’ultima cosa che desideri dopo una camminata sotto la pioggia è avere il cambio di vestiti bagnato. Non piove sempre, a noi è capitato solo un giorno di pioggia intensa su sei, ma soprattutto in cima non si asciuga nulla per via dell’umidità, quindi è importante che non si bagni nulla nello zaino.

Il cibo
Le guide sono super attrezzate con tutto l’occorrente per cucinare: di fame senz’altro non si muore. Se decidi di farti la spesa in autonomia, prediligi cose non deperibili e snack energetici: pasta, pane, riso, lenticchie e simili, cibo in scatola (tonno, verdure, cose a fette, sughi), minestre in polvere, avena, frutta e frutta secca, cioccolato, biscotti. L’umana, con la sua età mentale di circa 5 anni, si è portata un sacco di omogeneizzati di quelli da bere e ne è stata molto contenta. E poi i fondamentali tè e caffè per iniziare la mattina con il piede giusto.


La cacca
Non ci sono bagni da nessuna parte per tutta la durata del trekking. La buona notizia è che, per i delicati sederini umani, le guide hanno un sistema collaudato e portano tutto l’occorrente affinché tu non debba andare tra le fratte a lasciare ricordini spiacevoli, benché biodegradabili, nella natura. Ogni guida porta una tavoletta del water portatile, fatta a sgabello, a cui viene fissata una busta di plastica con della calce dentro. Quando la natura chiama, andrai in un luogo nascosto con la tua tavoletta, ti siederai come sul water, farai ciò che devi fare, scuoterai ben bene la busta con cacca e calce, la chiuderai e la guida si occuperà di portarla a valle insieme al resto della spazzatura. La pipì la puoi fare dove ti pare, basta che non tiri la carta igienica tra le piante.
TUTTA LA SPAZZATURA DEVE TORNARE INDIETRO, NIENTE RIMANE SULLA MONTAGNA.
Drone e apparecchi fotografici professionali
C’è una tassa aggiuntiva da pagare se vuoi portare qualsiasi tipo di drone o apparecchi di video-fotografia di un certo tipo o dimensioni. Il prezzo viene concordato con i leader della comunità Paraitepuy e di solito parte da 80 USD.
